Le ragioni dell’intervento

La situazione umanitaria in Libia è drammatica, con 1,3 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria su una popolazione totale di 6,4 milioni. In molti casi sono proprio i bambini e le bambine a supere le conseguenze più gravi di questa emergenza sanitaria. Il perpetuarsi del conflitto e l’instabilità politica hanno inoltre ristretto l’accesso a servizi di base.

La crisi umanitaria è ulteriormente aggravata dalla continua erosione dello stato di diritto, che ha portato a un aumento della criminalità e delle violazioni dei diritti umani. Rapimenti, arresti arbitrari e detenzioni si verificano frequentemente in tutto il Paese, mentre in alcune località i gruppi di miliziani occupanti hanno assunto le funzioni di law enforcement, in assenza di un corpo di polizia.

Il sistema sanitario libico è al collasso e molte delle infrastrutture sanitarie funzionano solo parzialmente. A questo si aggiunge la mancanza di personale medico specializzato, in particolare nella riabilitazione e nel settore infermieristico, e profonde carenze di materiale medico e strumenti sanitari.
Nonostante la profonda volatilità del sistema di sicurezza crei difficoltà, e in alcuni casi impedisca l’intervento di organizzazioni umanitarie, grazie alla collaborazione con altre organizzazioni e istituzioni promuoviamo interventi di emergenza nell’area di Fezzan

In particolare, lavoriamo per migliorare l’accesso ai servizi sanitari di base, sostenendo le strutture sanitarie periferiche di primo e secondo livello che fanno riferimento all’Ospedale di Ubari.

Il nostro intervento si inserisce nell’iniziativa in Libia promossa dalla Cooperazione Italiana, che ha concluso un accordo con i rappresentanti dell’area aprendo quindi la possibilità di inviare aiuti di emergenza a strutture ospedaliere situate in tutte e cinque le provincie del Fezzan che soffrono la mancanza di materiali di prima necessità.

Operare in questa parte della Libia è di importanza strategica per favorire la comunicazione con la comunità locale, un passaggio fondamentale per l’attuazione del processo di ricostruzione dello Stato libico attualmente sostenuto dall’ONU. Data la drammatica situazione umanitaria, il primo passo necessario consiste nel far giungere aiuti urgenti ad alcuni dei centri sanitari di medicina primaria lungo la strada collegante Ubari a Sebah, in modo da attirare l’attenzione delle autorità libiche, della comunità internazionale, delle organizzazioni e delle agenzie umanitarie e dei paesi donatori, ai bisogni di questi centri.

È proprio in paesi come la Libia, caratterizzati da forte instabilità politica, che è importante investire su bambine e bambini. Loro sono le vittime indifese di questa situazione, e solo lavorando per garantire i loro diritti che potremo garantire un futuro migliore all’intero paese.