Le ragioni dell’intervento

Il nostro intervento in Nepal si concentra nelle aree più povere e remote, prive di collegamenti stradali ed elettricità, ed è volto a restituire a bambine e bambini il diritto all’istruzione e a buone condizioni di salute, nel rispetto della parità di genere. I bambini e le bambine vengono facilitati nell’accesso al percorso scolastico e ricevono pasti, vestiti, giochi e materiale didattico. Offriamo loro periodici check up medici e sosteniamo le scuole sia dal punto di vista infrastrutturale, sia da quello della formazione per gli insegnanti.

Nei distretti di Chitwan e Makwanpur la mancanza di terreni da coltivare, l’elevato tasso di disoccupazione e il basso livello di istruzione sono i problemi che affliggono maggiormente le famiglie. Le comunità mancano di infrastrutture e servizi fondamentali quali strade, ospedali, mercati e scuole.

Le bambine vengono tradizionalmente spinte a sposarsi in giovane età (14/15 anni), i bambini a lavorare in ristoranti o come collaboratori domestici per aumentare il reddito familiare:

il tasso di abbandono scolastico è di conseguenza molto alto, anche nell’ambito del ciclo primario.

Nei distretti di Lalitpur e Kathmandu, le bambine e i bambini che ricevono il nostro supporto provengono dai quartieri più poveri e periferici, dove i genitori sono spesso immigrati, impiegati nei lavori più umili e costretti a vivere alla giornata, talvolta anche privi di una dimora stabile. Nella maggior parte dei casi non hanno un’istruzione e non sono in grado di provvedere a quella dei loro figli.

Con i nostri interventi garantiamo maggiori diritti alle persone svantaggiate ma allo stesso tempo promuoviamo uno sviluppo armonioso e maggiori opportunità di crescita per l’intera comunità. Interveniamo inoltre con progetti a favore delle donne vittime della guerra civile, le quali vengono aiutate nel rivendicare i loro diritti e ottenere finalmente giustizia.

Il radicamento territoriale e la conoscenza del paese ci ha inoltre permesso di intervenire immediatamente per soddisfare i bisogni primari delle popolazioni colpite dal sisma dell’aprile 2015.