Le ragioni dell’intervento

Abbiamo deciso di intervenire in Yemen nel 2019. L’instabilità politica, che ha portato allo scoppio della guerra civile iniziata nel 2015 e non ancora conclusa, ha creato una situazione drammatica nel paese: 24 milioni di persone, su una popolazione di 28,5 milioni, hanno bisogno di assistenza umanitaria (dati Unicef).

In questa enorme crisi le bambine e i bambini sono i soggetti più colpiti. Secondo l’Unicef, oltre 12 milioni necessitano di assistenza con un numero altissimo di bambini uccisi e mutilati nel conflitto (anche arruolati come bambini soldato), vittime di malnutrizione o della generale insicurezza.

La crisi umanitaria in Yemen è aggravata da una serie di terribili catastrofi naturali (da ultima l’invasione delle locuste che ha distrutto i raccolti) e da emergenze sanitarie che hanno portato il paese al totale collasso. La diffusione del COVID-19 ha provocato un’emergenza all’interno dell’emergenza. Molte strutture sanitarie non funzionano o sono prive delle attrezzature di base, i servizi igienici e l’acqua pulita scarseggiano.

Nonostante l’instabilità crei enormi difficoltà per l’intervento delle organizzazioni umanitarie, grazie alla collaborazione con organizzazioni locali come Yemen Peace School e con le istituzioni promuoviamo interventi di emergenza per aiutare i tanti bambini e bambine vittime della crisi yemenita. Il nostro obiettivo principale è aprire un centro di accoglienze a Sana’a, la capitale dello Yemen, per bambine e bambini orfani o che vivono in strada.

I bisogni della popolazione yemenita sono molti. È però difficile riuscire a valutare quali sono quelli che richiedono un più immediato intervento a causa del crollo delle istituzioni politiche e sociali. Per questo, attraverso un partenariato con ESA (l’Agenzia Spaziale Europea) e la collaborazione con SISTEMA, abbiamo messo a punto un metodo di analisi satellitare che ci aiuti a valutare le necessità della popolazione delle aree urbane e suburbane del paese.

Il monitoraggio via satellite sarà orientato a: verificare lo stato delle infrastrutture pubbliche, con scuole e ospedali in testa; osservare gli spostamenti della popolazione sfollata e la creazione dei nuovi insediamenti per fornire un supporto con beni di prima necessità e strutture igienico-sanitarie; mappare gli sciami di cavallette che stanno distruggendo le scarse colture del paese e devastando i raccolti di tutta l’Africa.

In un paese in una condizione umanitaria drammatica come lo Yemen, è importante proteggere e investire su bambine e bambini. Loro sono le vittime di questa situazione ed è soltanto lavorando per garantire la loro educazione e i loro diritti che potremo garantire un futuro migliore all’intero paese.